Oggi ti parlerò di peccato, ma non come vizio capitale o qualsivoglia atto in contrasto con la tua coscienza.
Oggi ti parlerò di peccato!, come esclamazione, come treno perso e come piccolo tassello dei rimpianti.
Peccato è una parola dolcissima, perché è terribilmente educata: verso l’occasione perduta e nei confronti degli sforzi adoperati per inseguirla. Peccato! è così poco muscolosa che se ne sta perdendo traccia e un giorno ci diranno che un satellite Cinese ha trovato un peccato in un lago sperduto del Canada e tutti saremo sorpresi perché ogni tanto persino gli sbadigli sembrano degli oh di meraviglia.
Comunque mi è passata la voglia e non so se te ne parlerò più.
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Sweet sin